dall'armistizio - 8 settembre 43
alla liberazione - 25 aprile 45
L'armistizio, cioè l'atto con cui l'Italia si ritira dalla guerra, viene firmato il 3 settembre, ma in segreto e la notizia, senza che l'esercito sia stato preventivamente informato, viene data via radio l'8 settembre.
Il re e Badoglio fuggono a Brindisi protetti dagli anglo-americani, mentre i militari tedeschi, che ora considerano l'Italia un paese nemico e traditore, la invadono travolgendo con estrema facilità i militari italiani disorientati e senza alcuna guida.
La sorte dei soldati italiani è la stessa sia in Italia che all'estero: alcuni tentano un'eroica resistenza senza successo, altri si arrendono e vengono arruolati nell'esercito tedesco o deportati in Germania, altri ancora si uniscono ai gruppi di partigiani locali.
Già il 9 settembre viene proclamata la
Repubblica Sociale Italiana, con capitale a Salò, mentre l'Alto Adige e la Venezia Giulia vengono annesse alla Germania.
Il
12 settembre Mussolini viene liberato da un commando di paracadutisti tedeschi e trasportato in Germania, dove viene incaricato da Hitler di prendere il comando della RSI insediandosi a Salò.
Intanto gli Alleati hanno liberato buona parte dell'Italia meridionale, aiutati dall'insurrezione spontanea di
Napoli che dopo 4 giorni di combattimenti casa per casa riesce, il primo ottobre, a far battere in ritirata i tedeschi.
L'avanzata alleata si ferma però a
Cassino, dove i tedeschi resistono. Così, all'inizio del 1944 l'Italia è spaccata in due, il centro-nord occupato dai tedeschi e governato da Mussolini tramite la RSI e il meridione, occupato dagli alleati e chiamato Regno del Sud perché formalmente governato dal re Vittorio Emanuele III.
Al nord Mussolini cerca di
ricostruire un esercito per la RSI, ma inutilmente, mentre riesce il tentativo di costituire una Guardia Nazionale Repubblicana in cui si arruolano molti nostalgici del regime e molti giovani educati nelle scuole fasciste.
Accanto ai due eserciti italiani si formano il reparto delle SS combattenti in cui vengono arruolati molti dei 20.000 giovani soldati rastrellati dai tedeschi e le
"Brigate Nere" dove trovano posto i fascisti estremisti, insieme ad avventurieri e delinquenti comuni. Queste due formazioni diventeranno tristemente famose per la loro ferocia nella repressione degli antifascisti e nella persecuzione degli ebrei.
La popolazione adulta che ha ben conosciuto il fascismo, però appoggia o partecipa attivamente alla guerra partigiana. Mentre quindi gli Alleati procedono lentamente nella loro avanzata, per oltre un anno e mezzo nel nord Italia si combatte un'aspra guerra civile, che vede di fronte, da entrambe le parti, degli italiani.
Analogamente, in tutta Europa diventa sempre più attivo il movimento di lotta al nazismo che viene chiamato Resistenza europea.
Le formazioni partigiane sorgono spontaneamente, in maniera clandestina per timore di rappresaglie nazi-fasciste, all'inizio sono poco e male armate, partono infatti da quelle poche armi che i soldati hanno potuto portare con sé, poi poco alla volta riescono a sottrarne ai tedeschi. A volte sono soldati cechi o russi, arruolati con la forza dai tedeschi, che compresa la situazione hanno un moto di ribellione, disertano e si uniscono ai partigiani portando con sé armi e munizioni. Rimane comunque difficile riuscire ad ottenere un armamento pesante di cui sono comunque sempre invece dotati i tedeschi, come carri armati e autoblindo. Anche perché vivendo alla macchia, in clandestinità, costretti a nascondersi sempre in posti diversi, sarebbe una difficoltà nascondere queste armi.
Man mano che il tempo passa e le formazioni partigiane si fanno più numerose si rende necessario un coordinamento e un aiuto reciproco. Nasce così il
Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), formato dai rappresentanti dei partiti antifascisti. Si tratta spesso delle stesse persone che si erano impegnate nella vita politica e per questo motivo erano state perseguitate dal fascismo e magari da tempo operavano clandestinamente. I partiti antifascisti che convergono nel CLN sono: Partito Comunista, Partito d'Azione, Partito Socialista, Partito Repubblicano, Partito Liberale, Democrazia Cristiana e Partito Democratico del Lavoro. La direzione delle azioni militari era affidata al generale Raffaele Cadorna, al socialista Ferruccio Parri e al comunista Luigi Longo.
I gruppi principali sella guerra di resistenza in Italia sono le Brigate Partigiane, i Gruppi di Azione Patriottica (di estrazione comunista, dediti particolarmente ai sabotaggi e agli attentati nelle città), le Squadre di Azione Patriottica (dediti particolarmente a proteggere la popolazione civile dalle rappresaglie dei tedeschi) e molti militari che dopo l'8 settembre si sono ricostituiti in esercito regolare e combattono a fianco degli anglo-americani.
Ma soprattutto la resistenza partigiana può contare su un grande appoggio da parte della popolazione, che spesso rischia la vita per dare ai partigiani rifugio, oppure viveri o informazioni. Spesso da parte dei fascisti e delle SS,
per rappresaglia vengono fatte enormi ed efferate stragi di civili; le più famose sono quelle delle Fosse Ardeatine, di Marzabotto, S. Anna di Stazzema, .
Il 4 giugno 1944 finalmente gli alleati raggiungono Roma, l'11 agosto liberano Firenze, poi si fermano, mentre i tedeschi si assestano lungo la "linea gotica" . Gli alleati giustificano questa fermata con l'esigenza di coordinare gli interventi militari con tutte le altre forze armate impegnate sui vari fronti europei, ma per chi è impegnato nella lotta partigiana, il proclama del gen. Alexander viene visto quasi come un tradimento e un abbandono.
L'avanzata alleata riprenderà solo nella primavera del 1945, e a questo punto si intensificano le azioni dei partigiani che, mentre attaccano i tedeschi, cercano di salvare dalla distruzione nazista le fabbriche e le infrastrutture industriali.
Il
25 aprile il CLN proclama l'insurrezione generale. Le fabbriche scioperano e i partigiani si muovono verso le grandi città. È volontà dei partigiani fare in modo che gli alleati, al loro arrivo, trovino le città già liberate e le istituzioni democratiche già insediate.
La Resistenza
MariaPaola Colombo - classe III A - esame di licenza media - anno scolastico 2006/2007
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