L'inizio della guerra
Il primo settembre del 1939 le truppe tedesche varcano il confine polacco.
Due giorni dopo
Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra alla Germania.
In pochi giorni, grazie ad un armamento moderno e a tecniche di combattimento sconosciute al valoroso ma antiquato esercito polacco, lo sconfiggono.
Quidici giorni dopo, come da accordi,
anche i Russi invadono la Polonia orientale.
A
dicembre è l'Unione Sovietica a prendere l'iniziativa e invade la Finlandia.
La Germania risponde nell'aprile del 1940 invadendo la Danimarca e la Norvegia; può così controllare tutto il traffico marittimo che passa tra i due paesi diretto al mar Baltico.
A
maggio, mentre i francesi hanno rinforzato le difese sul confine con la Germania, la "linea Maginot", Hitler invade Olanda, Lussemburgo e Belgio ignorando la loro neutralità. Può così agevolmente aggirare le difese francesi e, grazie sempre alle tecniche di invasione della "guerra lampo", in brevissimo tempo è a Parigi, che viene occupata il 14 giugno. Dopo una settimana il maresciallo Petain firma l'armistizio: il nord della Francia è controllato direttamente dai tedeschi, mentre nella parte meridionale, con capitale a Vichy, Pétain rimane a capo di un governo "collaborazionista".
Nel frattempo, visti i rapidi successi tedeschi,
Mussolini, convinto che la guerra sarebbe finita presto con la vittoria della Germania, nonostante l'anno prima avesse dichiarato la "non belligeranza" dell'Italia, contro il volere del Re e di molti gerarchi fascisti aveva deciso di attaccare a sua volta la Francia, iniziando una "guerra parallela" in cui non concorda le mosse con l'alleato, ma lo avverte solo a cose fatte.
Tuttavia l'esercito italiano, impreparato, male armato e peggio equipaggiato, non era riuscito a superare le alpi marittime, mentre i francesi sono riusciti addirittura a bombardare Torino.
Prossimo obiettivo di Hitler è la Russia, che visto il patto di non aggressione, dovrebbe essere colta di sorpresa.
Ma prima ritiene opportuno coprirsi le spalle firmando la pace con la Gran Bretagna che, vista la sconfitta dell'alleato Francese, è rimasta da sola e dovrebbe essere abbastanza impaurita.
Churchill, primo ministro inglese, però non ha l'appoggio del paese e respinge l'offerta di pace. Inizia, da parte tedesca, il bombardamento di Londra, sia con gli aerei sia con una nuova arma, i missili, in preparazione all'invasione via mare.
Dal canto suo
l'Italia attacca la Gran Bretagna, in Egitto e in Somalia, colonie confinanti con quelle italiane, ottenendo qualche successo e la Grecia, che invece oppone una forte resistenza.
La resistenza inglese per tutta l'estate del 1940 respinge molti attacchi aerei e riesce ad impedire lo sbarco tedesco, giungendo a sua volta a bombardare la Germania.
Per la prima volta la guerra lampo non riesce.
La Resistenza
MariaPaola Colombo - classe III A - esame di licenza media - anno scolastico 2006/2007
-
introduzione | storia: la seconda guerra mondiale | gli antefatti | dal 1939 al 1940 | dal 1941 al 1943 | dall'8/9/43 al 25/4/45 | la fine della guerra | i racconti dei nonni: | prima della guerra | l'8 settembre | il ritorno a casa | l'arresto e la fuga | il carro armato tedesco | il dopoguerra | i ricordi della nonna Grazia | i ricordi della nonna Regina | Italiano: la Shoah: | Anna Frank | Scarpette rosse | Geografia: la Francia: | posizione | territorio | clima | economia | città | lingua, moneta, religione | curiosità | forma di governo | lingua francese: | un sac de billes | l'homme qui te ressemble | musica: | La marseillaise | Bella Ciao! | La guerra di Piero| lingua inglese: | British Isles | American Symbols | New York | educazione artistica: | Picasso | Guernica | il ritratto di Dora Maar | educazione fisica: | Jesse Owens | scienze: | l'atomo | la bomba atomica | bibliografia | considerazioni conclusive|